Musei della Provincia di Varese

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Sede: Via Egidio De Magri 1, 21013 Gallarate (VA)
Info: Il Museo MA*GA è uno dei più rilevanti musei d'arte contemporanea italiani. L'identità del museo si intreccia alla storia del Premio Gallarate, fondato nel 1949 e ancora oggi attivo. Il Museo, ufficialmente istituito nel 1966 con il nome di Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, nasce infatti con le opere acquisite durante le prime otto edizioni del Premio. Anno di svolta per la storia del museo è il 2009, in cui la città di Gallarate costituisce la Fondazione “Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella” che ha come soci fondatori il Comune stesso, il Ministero della Cultura, e soci cofondatori Regione Lombardia e Provincia di Varese. Nel marzo del 2010, il Museo acquisisce il nome MA*GA - Museo d’Arte Gallarate e inaugura la nuova sede museale che grazie ai suoi ampi spazi favorisce una proposta culturale varia e aperta per offrire un supporto conoscitivo al patrimonio del Museo e per rendere il pubblico partecipe e attento alle tematiche evidenziate, denunciate ed espresse dall’arte dei nostri giorni.
Tel. 0331 706011
Sito web: https://www.museomaga.it/

 

Sede: Isolino Virginia 1, 21024 Biandronno VA
Info: L’Isolino Virginia si trova a pochi metri dalla riva occidentale del lago di Varese, nel Comune di Biandronno: donato nel 1962 al Comune di Varese dal Marchese Gian Felice Ponti, dal 1863, anno della sua scoperta , è uno dei siti più famosi della Preistoria europea. L’isola è il più antico abitato preistorico palafitticolo dell’Arco Alpino inserito nel Patrimonio mondiale UNESCO. Nel Parco Archeologico si può visitare il percorso didattico all'aperto e il piccolo Museo Preistorico che dal luglio 2013 dispone di un nuovo allestimento con pannelli che illustrano gli ultimi risultati degli scavi e ricerche di questi anni. Questo abitato, in quanto frequentato dall'uomo per oltre 4000 anni, è di estrema importanza per la conoscenza della Preistoria dell’Italia settentrionale, transalpina e europea.
Tel. 366 825 0686
Sito web: www.beniculturali.it/luogo/museo-preistorico-dell-isolino-virginia#descrizione

Sede: Villa Baragiola, Via F. Caracciolo, 46 21100 Varese
Info: In tutti i musei del mondo è vietato toccare, in questo museo no. Perché? Perché conoscere attraverso il tatto è anche una straordinaria opportunità di comprensione del mondo, dell’arte, del design per tutti coloro che ci vedono, che possono effettuare la visita bendati, ed è un modo per permettere alle persone che non ci vedono di conoscere attraverso le mani quello che tutti gli altri conoscono con gli occhi. In questo museo è ospitata una collezione di modelli tattili in legno che – quasi si trattasse di un’enciclopedia tridimensionale da sfogliare con le mani – riproducono aspetti del paesaggio, dell’architettura, dall’arte, dell'archeologia, del design. Con la visita al Museo Tattile Varese si ha modo di verificare come i modelli tattili abbiano una duplice funzione: didattica ed emozionale: conoscendo attraverso il tatto si scopre un mondo nuovo. Oltre ai modelli, il museo ospita percorsi e installazione multisensoriali, capaci di conciliare il divertimento con l’interesse per la sperimentazione. Si tratta di percorsi nei quali il visitatore ha modo di verificare, divertendosi, come i sensi parlino un linguaggio speciale capace di farci conoscere meglio e più approfonditamente tutti gli aspetti della realtà. Il mondo diventa un caleidoscopio di possibilità, che qui chiede di essere “ascoltato” con tutti i sensi: aspetti divertenti e nuove forme di conoscenza della realtà, monumenti e giochi tattili, emozioni sensoriali e arte, didattica e sperimentazione.
Tel. 329 9513001 / 347 4814621
Sito web: http://www.museotattilevarese.it/

Sede: Via Fabio Filzi 18, 21030 Cavona VA
Info: Espone reperti archeologici delle civiltà indo-americane precolombiane, raccolti da Enzo Vescia, chirurgo milanese originario di Cavona, durante i suoi soggiorni in America.
Tel. 0332 650107
Sito web: https://museovescia.org/

Sede: Piazza Garibaldi, 21043 Castiglione Olona VA
Info: Il palazzo è composto due corpi di edificio ben distinti. Il primo fu costruito nel XIV secolo; ampliato e abbellito nel XV secolo per volontà del Cardinale Branda. La seconda parte di edificio fu fatta erigere dal Porporato nei primi decenni del XV secolo. Fu poi ampiamente rimaneggiata nei secoli successivi. L'elemento di raccordo tra i due corpi di edificio è la parte che contiene al piano terra la Cappella Cardinalizia e al piano superiore la loggetta rinascimentale.
Tel. 0331 858301
Sito web: www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00051/

Sede: Via Fratelli d'Italia 12, 21052 Busto Arsizio VA
Info: Era il 1960 quando il "Museo civico storico artistico" di Busto Arsizio venne istituito con apposita deliberazione del Comune di Busto Arsizio. Già dall'anno precedente era attivo un comitato con il compito di dare forma all'idea di un Museo della Città, che custodisse in sé tutte le testimonianze storiche, ma soprattutto artistiche, entrate a far parte del patrimonio municipale. Per diversi anni, però, l'idea del Museo rimase sulla carta in mancanza di una sede adeguata per esporre i reperti e le opere d'arte. Nel decennio seguente gli amministratori lavorarono per dare alla collezione una sede definitiva: venne individuato Palazzo Marliani Cicogna, di proprietà Comunale dal 1820. Il Palazzo fu dimora dei conti Marliani, proprietari del feudo di Busto Arsizio tra XVII secolo e il XVIII secolo, poi dei Cicogna tra 1799 e 1822. Successivamente fu sede degli uffici comunali e distrettuali, che snaturarono in gran parte lo stile e la conformazione strutturale. A metà degli anni '80, si decise di procedere ad un restauro per adibire una parte dello storico palazzo a Museo. Il 3 maggio 1990 vennero aperte al pubblico le prime otto sale in cui trovarono collocazione una cinquantina di Palazzo Cicogna Civiche raccolte dArteopere tra dipinti, disegni, documenti e sculture. Già a partire da questo momento, il patrimonio civico venne suddiviso in due ambiti: da una parte il patrimonio della collezione museale, dall'altra il ricco insieme di opere destinato a rimanere negli uffici e nelle sale di rappresentanza del Municipio. Dopo i primi anni di vita del Museo, al nucleo iniziale si aggiunsero altre opere, frutto di donazioni ed acquisti dell'Amministrazione, tra cui la donazione Gaetano Crespi Legorino (1991) e la donazione Don Marco Rossi (1994). Inoltre, dal 1996, l'istituzione dei Premi di pittura della Città di Busto Arsizio permise valide occasioni di confronto sulle tendenze più attuali e la formazione della sezione di arte contemporanea, attraverso l'istituto dei premi acquisto. Nel 2002 nuovi interventi di restauro resero possibile il raddoppio degli spazi espositivi, l'apertura di depositi attrezzati per le opere, spazi di servizio per archivi e biblioteca nonché un'area per le mostre temporanee. Numerose e di vario genere quelle ospitate negli anni dal museo. Dalle rassegne dedicate agli artisti locali della prima metà del Novecento, a quelle di valore storico, che hanno mostrato immagini, ricerche e documenti inerenti il territorio, sino a quelle di valore didattico e ai laboratori a tema, proposti alle scuole e alle famiglie, per far vivere la collezione attraverso un approccio ludico e al contempo istruttivo. Negli ultimi anni, con impegno importante, il museo ha proposto alcune rassegne di spessore, tra cui si ricordano quelle dedicate ad Arturo Tosi e Daniele Crespi nel 2006, "La città si fa bella" (2008) sulle trasformazioni urbanistiche a Busto tra le due guerre, la bella mostra "Moderni ma non troppo", dedicata alle collezioni bustesi degli anni Trenta (2009) e "Confraternite. Fede e opere in Lombardia dal Medioevo al Settecento" nel 2011.
Tel. 0331 390111
Sito web: www.comune.bustoarsizio.va.it/index.php/vivere-busto/civiche-e-raccolte-d-arte/palazzo-marliani-cicogna