Categorie
Elenco Cooperative Sociali

AGRISOL SERVIZI

Sede: Via Campari Migliavacca, 26 Caravate (VA)
Agrisol Servizi è una cooperativa sociale di tipo A, si occupa del coordinamento di tutte le attività promosse tramite una gestione e un’amministrazione centralizzata e in particolare, nell’ambito dei servizi alla persona, gestisce in modo diretto l’accoglienza di migranti e richiedenti asilo, l’assistenza alla gestione dell’iniziativa di Housing Sociale presente a Bedero Valcuvia, le iniziative rivolte all’assistenza di persone in difficoltà in accordo con i Centri di Ascolto diocesani Caritas.
Tel. 0332 601338
E-mail: serviziagrisol@gmail.com
Sito web: www.insubria.confcooperative.it

Categorie
Elenco Cooperative Sociali

ACOF-OLGA FIORINI

Sede: via Varzi 16, Busto Arsizio (VA)
ACOF Olga Fiorini – Cooperativa Sociale ONLUS, ente formativo senza scopo di lucro, è nata nel 1997 come evoluzione dell’Istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato “Olga Fiorini”, oggi scuola paritaria, le cui origini risalgono al 1956. Si tratta di una realtà educativa strettamente legata al territorio di Busto Arsizio e del circondario, zona che negli anni Cinquanta conobbe una notevole fioritura nel settore tessile e dell’abbigliamento.
Tel. 0331 624318 interno 1
E-mail: amministrazione@acof.it
Sito web: www.acof.it

Categorie
Elenco Cooperative Sociali

A.M.A ASSISTENZA MEDICA AUSILIARIA

Sede: Via Roma 117, 20013 Magenta MI
Assistenza domiciliare anziani, malati e disabili. I Centri sono sempre operativi 24 ore su 24. Operatori qualificati dotati di dispositivi di protezione. Da oltre 25 anni un punto di riferimento per le famiglie italiane.
E-mail: magenta@privatassistenza.it
Sito web: www.privatassistenza.it

Categorie
Gavirate: monumenti

CHIESSA DI S.S. VITALE E AGRICOLA

Info: Già nel 1398 si hanno notizie di una piccola chiesa, intitolata ai Santi Vitale e Valeria, posta sulla sommità del poggio Altoriona, facente parte della pieve di Varese. L’antico edificio era costruito su un’area dove c’era una necropoli di età tardo-romana. La chiesa era di piccole dimensioni e molto modesta, a causa anche della povertà degli abitanti, quasi tutti contadini. La cura delle anime era affidata ai vicini monaci del chiostro di Voltorre. Nel 1574 S. Carlo decise di assegnare l’assistenza religiosa degli abitanti della frazione alla chiesa di Comerio, pur essendoci una iniziale volontà di trasformare la piccola chiesa di Oltrona in parrocchia. Per questo, vennero richiesti numerosi interventi come l’aggiunta di un tabernacolo e di un battistero. Nel 1608 si menziona il curato Giacomo Daverio a testimonianza del fatto che la chiesa era ormai divenuta parrocchia. Tra il ‘600 e il ‘700 vennero fatti alcuni interventi strutturali importanti; è il periodo in cui viene anche modificata l’intitolazione della chiesa, a Vitale e Agricola, dei quali si conservano le reliquie, che recano un’autentica del 1741 ma che, secondo la tradizione, sono state portate da S. Carlo. Nel 1855 l’arcivescovo Romilli la descrisse ancora piccola e poco curata. La chiesa, così come appare oggi, risale agli inizi del secolo scorso, in seguito a lavori svolti per iniziativa del parroco don Ercole Borri e con l’impegno della popolazione. Degno di menzione è un affresco della Madonna con il Bambino della fine del ‘400, racchiuso in una cornice di epoca posteriore così da garantirne la conservazione e facente parte degli affreschi dell’antica chiesetta, purtroppo, non conservati. La Madonna seduta in posizione frontale, con il bambino che tiene in mano un globo, è caratteristica delle pitture del Varesotto. Da segnalare che nell’angolo esterno anteriore sinistro della chiesa attuale, inserita durante i lavori di costruzione del campanile, nel 1908, vi è un’ara romana, possibile testimonianza della presenza di un tempio romano.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it
Indicazioni: Via alla Chiesa, 10, 21026 Gavirate VA

Categorie
Gavirate: monumenti

CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA (MODERNA)

Info: Voltorre dipendeva per l’assistenza religiosa dalla parrocchia di Comerio, con conseguenti disagi per gli abitanti della frazione. La situazione cambiò quando, durante la visita del card. Ferrari nel 1900, i voltorresi chiesero di poter avere presso di loro un sacerdote. Il cardinale concesse loro un coadiutore a patto che gli venisse fornita un’adeguata canonica. Così fu, e nel 1932 per volere del card. Schuster, l’antica chiesa di S. Michele divenne parrocchia. Nella seconda metà del secolo scorso ci fu un considerevole aumento della popolazione, pertanto, durante gli anni del Concilio Vaticano II fu progettata la moderna chiesa dedicata a S. Michele e alla Madonna Addolorata, su progetto degli architetti Bassi e Boschetti, poi consacrata nel 1973.
Allo scultore Aloi si devono l’altare, il tabernacolo e il battistero; il bassorilievo della “Pietà” è stato eseguito dallo scultore ferrarese Zucchini.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it

Categorie
Gavirate: monumenti

CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA (ANTICA)

Info: Si hanno notizie di una chiesa costruita sul poggio, a quel tempo insolitamente distante dal centro abitato, già nel ‘300, intitolata a S. Giovanni. Nel ‘400, accanto alla vecchia chiesa, ne fu costruita una nuova dedicata a S. Giorgio. Grazie ai resoconti delle visite pastorali cinquecentesche, è possibile avere accurate descrizioni dei due edifici. La chiesa di S. Giovanni era la chiesa parrocchiale, ma, essendo questa più piccola e mal tenuta, la vera funzione di parrocchia era affidata alla chiesa di S. Giorgio: questo è il motivo per cui molto spesso nei documenti, quest’ultima è indicata con la doppia intitolazione a S. Giorgio e a S. Giovanni. Quindi l’antica chiesa di S. Giovanni venne poi convertita in oratorio con il nome di Santa Marta e preposta a sede della confraternita dei Disciplini; fu poi distrutta nel 1874. La sua demolizione è sicuramente una grave perdita dal punto di vista storico-artistico, dato che probabilmente fu la più antica chiesa di Gavirate. La parrocchiale, chiamata ormai definitivamente nel corso del Seicento chiesa di S. Giovanni, mentre un tempo era chiamata S. Giovanni e S. Giorgio, fu ristrutturata e sistemata in più momenti, fino ad arrivare ai lavori di intervento di fine Ottocento, contemporanei alla demolizione di Santa Marta. In questa occasione furono fatte alcune importanti modifiche alla struttura tra cui l’ampliamento della chiesa e la costruzione della sacrestia. Non essendoci più l’oratorio di Santa Marta, è stato possibile sistemare il sagrato per dare così la giusta importanza alla chiesa parrocchiale. Nel corso del Novecento sono stati eseguiti altri lavori di minore importanza e nel 1931 è stato sopralzato il campanile seicentesco. Una tradizione molto sentita dai gaviratesi è la festa dell’Addolorata che si festeggia il 15 Settembre. Si può far risalire l’origine di questa devozione agli anni intorno al 1730 quando l’altare della cappella della Vergine del Rosario, menzionato nel resoconto della visita pastorale di Federico Borromeo nel 1596, e poi dedicato alla Madonna di Loreto, fu intitolato all’Addolorata. Erano gli anni in cui questo culto si stava diffondendo rapidamente in tutto il territorio varesino.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it
Indicazioni: Piazza San Giovanni, 1, 21026 Gavirate VA

Categorie
Gavirate: monumenti

CHIESA DI SAN CARLO

Info: Nel rione di Armino, accanto al palazzo Besozzi, sorgeva una piccola chiesa costruita tra il ‘300 e il ‘500, dedicata a San Rocco, protettore contro la peste. Già alla fine del ‘500 lo stato della chiesa era molto precario: dai resoconti delle visite pastorali dell’epoca, infatti, risultava quasi semidistrutta. Nel ‘600 la famiglia Besozzi si adoperò per costruire una nuova chiesa, che sostituisse quella di san Rocco, con l’intenzione di dedicarla a san Carlo Borromeo, che aveva visitato questi luoghi durante la sua visita pastorale nel 1574. A tale scopo, il 24 ottobre del 1620, Matteo Besozzi approfittò del passaggio a Gavirate del cardinale Federico Borromeo in pellegrinaggio al Sacro Monte di Varese, per sottoporgli il progetto della costruzione della nuova chiesa, a spese della famiglia Besozzi e della comunità. La nuova chiesa infatti era fortemente voluta anche dalla popolazione, visto che la chiesa parrocchiale era distante e, a causa delle piogge che ingrossavano i torrenti, il tragitto era spesso impervio. Il cardinale Borromeo accolse subito la loro richiesta, ma la chiesa fu costruita solo nel 1672 dai figli di Matteo. All’inizio del ‘900 l’edificio non era più in buono stato: durante la Prima Guerra Mondiale venne anche usato come deposito per le vettovaglie dei soldati. Nel 1927 la chiesa fu restaurata a spese pubbliche: in questa occasione l’ingresso, che prima si affacciava sul cortile interno, venne spostato sulla piazza antistante. Al suo interno si conserva un frammento in pietra con le figure di San Rocco e Sant’Ambrogio, provenienti dalla chiesa parrocchiale.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it

Categorie
Gavirate: monumenti

CAPPELLA GESIOLA

Info: Il tabernacolo, costruito nel 1990 per volontà di don Tiziano Arioli, si trova dove un tempo sorgeva una chiesetta, dedicata a Santa Maria della Natività, chiamata familiarmente “gesiola” proprio per le sue piccole dimensioni. Era di forma quadrata, con un piccolo altare e, non avendo finestre, prendeva luce dalla facciata con una grata di legno; sulla parete di fondo erano affrescate immagini della Natività e dei Santi Sebastiano e Bernardino. In quei tempi era uso costruire edifici devozionali di simile fattura per i viandanti e per gli abitanti delle frazioni lontane dalla chiesa parrocchiale. Si hanno notizie dell’esistenza della chiesetta già nel 1534, anno in cui è citata in un documento notarile che tratta la divisione dei beni del nobile Giovanni Giacomo Besozzi, suo fondatore. Già pochi anni dopo la sua costruzione, la chiesetta non era in buone condizioni: S. Carlo, durante la sua visita pastorale, proibì la celebrazione dell’eucarestia e la destinò, per breve tempo, a sede della Confraternita dei Disciplini. Nel 1873 fu acquistata dal Comune per 600 lire e demolita per poter allargare la strada.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it

Categorie
Gavirate: monumenti

IL MURALE DI RAVO MATTONI

Info: IL BACIO DI ROMEO E GIULIETTA di Francesco Hayez.
Il murale, di undici metri per sette, è stato realizzato sulla parete della Scuola Elementare “Risorgimento” dall’artista di origine gaviratese Andrea Ravo Mattoni e riproduce uno dei quadri più romantici del 1800. Un’intera facciata della scuola è così diventata una vera e propria opera d’arte, capace di sorprendere anche i passanti più distratti. D’altro canto è proprio questo l’intento di Andrea Ravo Mattoni che si è fatto le ossa sui muri di tante città ed oggi è uno dei writer più richiesti in Europa. Tutto è nato tre anni fa quando l’artista si è messo in testa di realizzare una pinacoteca a cielo aperto. Così i piccoli paesi di provincia sono diventati «ponti con le istituzioni museali» e i suoi murales un modo per «insegnare l’arte sulla strada». Con le bombolette spray che sono spesso guardate con sospetto e pregiudizio, riproduce l’effetto dei colori ad olio su tela ingigantendo le opere, in modo tale che le persone possano entrare all’interno dei quadri e analizzarli in ogni dettaglio. Anche a Gavirate il suo lavoro ha creato curiosità e meraviglia. Durante la realizzazione dell’opera, intorno al cantiere, si è creato un via vai di gente entusiasta che, dalla prima bozza, ha visto via via materializzarsi il murale. La scelta del quadro non è stata casuale ma ha una connessione con il territorio, come per tutte le altre opere del writer: in questo caso si tratta di un artista milanese molto conosciuto anche nella nostra zona. Al Castello di Masnago, infatti, è conservato uno dei suoi lavori più belli, la “Tamara di Giuda”».
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it
Indicazioni: Via Riale, 2, 21026 Gavirate VA

Categorie
Gavirate: monumenti

CHIESETTA DEL LAZZARETTO

Info: Alle pendici del Parco del Campo dei Fiori, c’è una cappellina, la chiesetta del Lazzaretto detta anche di S. Carlo, costruita dove un tempo sorgeva il Lazzaretto. Era abitudine nei piccoli borghi adibire cappelle, case isolate o campi aperti a lazzaretti, dove i religiosi assistevano i malati, separandoli dal resto della comunità. Nel 1863, anno della costruzione del piccolo oratorio, il parroco Antonio Porta ci lasciò una descrizione del luogo:
“esiste un sito che chiamasi Lazzaretto nel quale diconsi sepolti nel 1500 i morti, vittime della peste bubbonica che devastò questo borgo. In occasione di pubbliche calamità sogliono questi terrieri portarsi processionalmente in quella pianura a suffragare le anime dei loro defunti e solo una logora Croce segnava quel sito. Ora, mediante offerte, venne costruito un piccolo oratorio eretto nelle dimensioni e forme canoniche”. Questa chiesetta, fin dalla sua origine, è stata nel cuore dei gaviratesi: alla sua costruzione parteciparono operai volontari guidati dal muratore Giuseppe Paronelli. Il 1° luglio del 1964 è stata inaugurata nuovamente la chiesetta, ampliata e ristrutturata con il sostegno della cittadinanza e il prezioso apporto del Gruppo Alpini di Gavirate, che ne cura ancora oggi la manutenzione. In questa occasione è stato eseguito l’affresco raffigurante S. Carlo. Oltre ad essere memoria storica dell’antico lazzaretto, il 1° luglio di ogni anno, vi si celebra una messa in suffragio dei Caduti di Gavirate.
Fonte: Infopoint, via Lungolago Isola Virginia, Gavirate (VA)
Telefono: 0332 748281
E-mail: turismo@comune.gavirate.va.it